zittire
v. tr. e intr. [der. di zitto] (io zittisco, tu zittisci, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. tr. Far tacere qualcuno, indurlo al silenzio: z. gli studenti che fanno chiasso; il moderatore del dibattito ha zittito il pubblico troppo rumoroso; dal loggione zittirono il tenore; ha provato a protestare, ma è stato subito zittito. 2. intr. Tacere, fare silenzio, ammutolire: al suo ingresso tutti zittirono; intimare silenzio a chi parla e disturba: smettetela di chiacchierare, non sentite come zittiscono? Nell’intr. pron., zittirsi, smettere di parlare. 3. non com. intr. Produrre con la bocca un sibilo sordo e leggero (che si suole esprimere graficamente con st, sst, o zt, o zz), spec. in segno di disapprovazione, per intimare silenzio: appena cominciò a parlare il pubblico si mise a zittire.