vomere1
vòmere1 (letter. o region. vòmero) s. m. [lat. vōmer (o vōmis) vōmĕris «aratro»]. – 1. Organo principale dell’aratro, costituito da una lama d’acciaio appuntita anteriormente e disposta di piatto col taglio inclinato rispetto alla direzione dell’avanzamento, la quale taglia orizzontalmente la fetta di terreno che il coltro taglia in direzione verticale e il versoio rovescia. 2. estens. a. Appendice metallica applicata all’estremità della coda o delle code dell’affusto delle artiglierie e che, piantandosi nel terreno a somiglianza del vomere dell’aratro, impedisce il movimento retrogrado dell’arma durante il tiro. Per assicurare meglio l’immobilità dell’affusto, in alcune artiglierie i vomeri sono sostituiti da casse, sorta di robuste scatole parallelepipede metalliche fissate all’affusto stesso e presentanti fessure a stella in cui vengono introdotti, per essere infissi nel terreno a colpi di mazza, picchetti a sezione stellare. b. Nella marina militare, apparecchio destinato, in passato, al dragaggio delle mine ancorate: consisteva in un sistema di cavi che portavano speciali cesoie automatiche per il taglio degli ormeggi delle mine stesse, rimorchiati di poppa quasi come una rete. c. Specie di rostro a cuneo montato sulla parte anteriore di locomotive e locomotori ferroviarî, con funzione di spartineve. d. In anatomia umana, piccolo osso impari, piatto, situato verticalmente fra le cavità nasali. In anatomia comparata, osso impari o pari di rivestimento del pavimento del neurocranio osseo dei vertebrati.