volubile
volùbile agg. [dal lat. volubĭlis, der. di volvĕre «volgere»]. – 1. a. letter. Girevole: un’asta assai gagliarda ... volubile sopra un perno (Galilei); tacita e le porte La v. rota il corso arresti (Parini); che si volge, che si muove continuamente: più facil saria svolger il corso Presso Cariddi a la volubil onda (T. Tasso); per indicare l’assiduo fluire del tempo: O tempo, o ciel volubil, che fuggendo Inganni i ciechi e miseri mortali (Petrarca); Vale, o Titano Apolline, Re del volubil anno! (Carducci); che si avvolge, che svolazza leggero: vola la spuma, Ed i manti volubili Lorda (Foscolo); fig., riferito a parole e discorsi, fluente, scorrevole: correan volubili e veloci Da la sua bocca le canore voci (T. Tasso). b. In botanica, di pianta o di organo che si avvolge attorno a un sostegno (che può essere anche un’altra pianta), come fanno, per es., il fusto del fagiolo e i viticci della vite. 2. Che cambia, che può cambiare da un momento all’altro: tempo v.; riferito a persone, incostante, mutevole, soprattutto negli affetti e nelle decisioni: un uomo, una donna v.; Ma costei, più v. che foglia ... Verso il marito cangiò tosto voglia (Ariosto); essere v. di carattere, o avere un carattere volubile. ◆ Avv. volubilménte, in modo volubile, con volubilità: cambiare volubilmente opinione, idea, umore.