volontario
volontàrio agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. voluntarius, der. di voluntas (-atis) «volontà»]. – 1. agg. a. Della volontà, che dipende dalla volontà, che è fatto secondo la volontà: un moto v. dell’anima; una rinuncia v.; un atto v. di sottomissione; recarsi in v. esilio; adesione v. a una iniziativa; arruolamento v. (v. volontariato). b. In fisiologia, muscoli v., altro nome con cui sono chiamati i muscoli striati, in quanto la loro contrazione è dipendente dalla volontà (eccetto i muscoli striati del miocardio, che sono involontarî). c. Con riferimento a persona che accetta una determinata situazione o presta la sua opera di propria volontà: esule v., che si reca in esilio e vi resta di propria volontà; servizio v., milizia v., truppe v., di soldati che si arruolano di propria volontà; assistente v., assistentato v., in istituti universitarî (v. volontariato, n. 2). 2. s. m. (f. -a) a. Chi assume un impegno o si presta a operare, a collaborare, a fare qualcosa di propria volontà, indipendentemente da obblighi e da costrizioni esterne: un v. (una v.) della Croce Rossa, di un’organizzazione assistenziale; il prezioso aiuto prestato dai v. alle popolazioni terremotate; v. del sangue, non com. per datore o donatore di sangue. b. Nella carriera diplomatica, volontario, il grado iniziale, il primo all’atto della nomina dopo il concorso, e il funzionario che lo riveste. c. Combattente, militare arruolatosi volontariamente (v. volontariato): un v., una v., i v. della guerra di liberazione; una legione, un esercito, un battaglione di volontarî; arruolamento di volontarî. Nelle forze armate, dopo la riforma del 1995 è stato istituito il nuovo ruolo dei v. di truppa in servizio permanente, formato con personale cui sono attribuite mansioni esecutive nonché incarichi di comando nell’ambito di unità operative e addestrative; gerarchicamente sono subordinati ai sottufficiali e agli ufficiali e cessano dal servizio permanente, secondo le norme attualmente in vigore, al compimento dei 56 anni d’età. Volontarî di truppa in ferma breve, militari che hanno scelto una ferma di tre anni: sono destinati a reparti operativi e addestrativi e possono raggiungere, a seconda della forza armata di appartenenza, il grado di caporal maggiore nell’esercito, e rispettivam. sottocapo in marina e 1° aviere in aeronautica; gerarchicamente sono subordinati ai volontarî in servizio permanente, nel cui ruolo possono essere ammessi secondo una graduatoria di attitudine e di merito. Nell’esercito romano erano chiamati volontarî sia coloro che si arruolavano volontariamente, sia i soldati che, finito il periodo di leva, restavano in servizio di loro volontà. ◆ Avv. volontariaménte, con libera e spontanea decisione, di propria volontà: arruolarsi volontariamente; rinunciò volontariamente a ogni suo privilegio; andare volontariamente in esilio.