volere1
volére1 s. m. [uso sostantivato dell’infinito volere]. – Sinon. di volontà (che è voce più pop., e di uso più largo): Lume v’è dato a bene e a malizia, E libero voler (Dante); eseguire il v., essere ossequente al v. di ...; secondo il tuo v.; Or va, ch’un sol v. è d’ambedue (Dante); anche con riferimento a una volontà soprannaturale: sia fatto il v. di Dio. Frequente il plur.: concordia di voleri; rassegnarsi ai v. divini. Come locuz. avv., a mio, a tuo v., ecc., come voglio io, come vuoi tu, a mio o tuo piacimento; di mio v., di suo v., di mia o sua spontanea volontà. In partic., il buon v., la buona volontà, la buona disposizione: fare qualcosa di buon v., mettercisi di buon v., con tutto il buon volere (v. anche malvolere). Come locuz. sostantivata, il non volere, la mancanza di buona volontà, la cattiva volontà: il suo non v. è più che evidente dalla trascuratezza con cui lavora.