volare2
volare2 v. intr. [lat. vŏlare, riferito agli uccelli, ma usato anche in senso fig. per indicare grande rapidità] (io vólo, ecc.; l’aus. è per lo più avere: si usa essere quando il verbo è accompagnato da compl. di moto da o verso luogo e generalmente nei sign. estens. e figurati). – 1. a. Sostentarsi e spostarsi nell’aria con le ali, o con organi di volo analoghi (v. anche volo), riferito agli uccelli: l’aquila, il gabbiano, la civetta volano; le rondini, in prossimità di un temporale, volano raso terra; il canarino è volato via dalla gabbia; dopo aver volato a lungo, le anatre si posarono sullo stagno; a insetti alati: sento v. una zanzara, volano le mosche (e in senso fig., non si sente v. una mosca, c’è un silenzio assoluto); le api e le vespe volano isolate e a sciami; o anche a chirotteri: i pipistrelli cominciano a v. verso il tramonto. In espressioni fig., v. senz’ali, letter. o rara, cercare di fare cose impossibili, impegnarsi in imprese per cui non si hanno le capacità necessarie: Donna [Maria Vergine], se’ tanto grande e tanto vali, Che qual [= chi] vuol grazia e a te non ricorre, Sua disïanza vuol volar sanz’ali (Dante); e credere che gli asini volino, essere molto ingenuo e credulone, tanto da credere alle cose più inverosimili. Con riferimento a divinità e a esseri celesti e soprannaturali che tradizionalmente si immaginano dotati di ali e capaci di muoversi nell’aria: Mercurio portava volando agli uomini gli ordini di Giove; i piccioletti Amori Scherzavon nudi or qua or là volando (Poliziano); la beatitudine degli angeli che volano intorno a Dio; dèmoni, spiriti, fantasmi che volano nella notte; eroi della fantascienza capaci di v. nello spazio; in partic., riferito all’anima che si stacca dal corpo al momento della morte: è volata in Paradiso (o nel regno dei beati, alla gloria di Dio, ecc.) l’anima santa di ...; come sinon. eufemistico di morire, in frasi stereotipate: ieri è volata in Cielo l’anima della mamma, o semplicem. la mamma è volata in Cielo. b. Sostentarsi e muoversi nell’atmosfera o nello spazio, riferito ad aeromobili e a veicoli spaziali, e alle persone stesse che vi sono trasportate: il jet ha volato senza scalo attraverso il continente; uno stormo di cacciabombardieri che vola ad alta quota; un elicottero, un dirigibile, un pallone che vola a bassa quota (frequenti anche, e con sign. più generico, e talora fig., le locuz. volare alto e volare basso, dove alto e basso hanno uso avverbiale); astronavi, missili che volano nello spazio interplanetario; è la prima volta che volo su un jet supersonico; i primi astronauti che volarono sulla Luna. 2. estens. a. Librarsi e spostarsi nell’aria, ricadendo dopo uno spazio di tempo più o meno breve, riferito a oggetti molto leggeri o sospinti da una forza esterna: piume, foglie secche che volano per l’aria; far volare un aquilone, un aeroplanino di carta; nubi bianche che volano nel cielo azzurro; mi è volato via il cappello; il pallone è volato oltre la linea di fondo del campo; per estens., talvolta, con il sign. di cadere dall’alto: si è sporto troppo dalla finestra ed è volato giù (dal quarto piano). b. iperb. Attraversare l’aria, per un determinato spazio, con grande velocità: l’esplosione fece v. tutto intorno una massa di pietre e di terriccio; volavano le pallottole, le frecce, i sassi; fece v. i piatti dalla finestra; scoppiò una rissa, e volarono sedie e bottiglie; in usi fig.: cominciarono a v. pugni e schiaffi; a quel punto volarono ingiurie e insulti, furono scambiati, furono rivolti scambievolmente. c. Nel linguaggio alpinistico, volare, riferito all’arrampicatore che, per l’improvviso cedimento di un appiglio o di un ancoraggio artificiale, cade nel vuoto, restando sospeso alla corda. 3. fig. a. Muoversi, procedere molto velocemente: i corridori, i bolidi di formula 1, volavano sulla pista; le biciclette volano nella discesa; spesso iperb.: cercherò di sbrigarmi, ma non posso v.; andare, venire volando, molto rapidamente, in gran fretta; su, vola a casa a prendere le chiavi; Va’, ... illustre araldo, vola, Chiama gli Aiaci ... (V. Monti). Con questo sign. anche il gerundio volando (v.), come clausola del linguaggio di borsa. b. letter. Espandersi nell’aria, di odori: Mille d’intorno a lui volano odori, Che a le varie manteche ama rapire L’auretta dolce (Parini); della voce, delle parole, uscire con grazia e scioltezza dalla bocca: Armonïosi accenti Dal tuo labbro volavano (Foscolo); di canto, diffondersi, levarsi: E luglio ferve e il canto d’amor vola Nel pian laborïoso (Carducci). c. Con riferimento ad atti e a fatti non concreti, come notizie, opinioni, ecc., dirigersi e arrivare, o diffondersi, con grande celerità: il suo pensiero volava spesso alla patria lontana, egli riandava col pensiero ...; in un baleno la notizia volò per il paese; la fama vola (talora con iniziale maiuscola, la Fama, personificata secondo l’esempio di Virgilio, Aen. IV, 173 e segg.); la fama delle sue imprese volava per ogni dove. d. Del tempo, trascorrere, passare rapidamente: in sua compagnia le ore volano; gli anni volano; come vola il tempo!; quei giorni felici sono volati troppo rapidamente; vola il tempo, e fuggon gli anni, Sì ch’a la morte in un punto s’arriva (Petrarca). 4. Con uso trans., in usi e in espressioni partic.: a. V. una carta, nel gioco del tressette, gettarla sul tavolo facendole fare un piccolo volo (o anche dicendo espressamente «volo») allo scopo di far capire al compagno che non si hanno altre carte di quel seme. b. V. il pallone, nel gioco del pallone, lanciarlo oltre il segno guadagnando dei punti; nel gioco del tamburello, v. la palla, far sì che superi senza toccare terra i giocatori avversarî (palla volata). c. Nella caccia col falcone, v. la preda, riferito al falcone che ghermisce volando la preda. d. Nel gergo di teatro, v. una battuta, fare una volata (v. volata, n. 3 a). ◆ Part. pres. volante, anche come agg., con sign. e usi partic. (v. volante, n. 1).