vogare
v. intr. [forse lat. vocare «chiamare», come termine marin.: propr. «dare la voce ai rematori»] (io vógo, tu vóghi, ecc.; aus. avere). – 1. a. Sinon., specifico ed esclusivo nel linguaggio marin., di remare, fare avanzare un’imbarcazione per forza di remi, con riferimento sia all’azione di un singolo vogatore sia a quella collettiva di un armamento: v. alla marinara, alla veneziana, alla battana, ecc. (v. voga1). Voga!, voce di comando che il «padrone» di una imbarcazione dà all’armamento per fare iniziare la voga: è generalmente preceduto dall’ordine pale a prua! b. non com. Con valore trans. (fuori dell’uso marin.), far muovere vogando: v. una barca, v. un remo. 2. fig., letter. a. Remigare, volare con un battito di ali ampio e lento, riferito a grossi uccelli. b. non com. V. al largo, non volersi impegnare, essere evasivo: ma ciascuno vogava al largo quando si parlava d’anticipare un baiocco (Verga). ◆ Part. pres. vogante, anche come agg.; in araldica è attributo del vascello nel mare o in un fiume con le vele spiegate o i remi nell’acqua.