vizio /'vitsjo/ s. m. [dal lat. vitium]. - 1. [incapacità del bene, e abitudine e pratica del male: percorrere la strada del v.] ≈ abiezione, colpa, depravazione, errore, peccato, perdizione. ↔ (lett.) probità, rettitudine, virtù. ↑ perfezione, santità. 2. (estens.) [abitudine non buona: ha il v. di parlare troppo] ≈ (non com.) mal uso, malvezzo, vezzo. ↓ uso. ‖ difetto, torto. ↔ dono, pregio, qualità, virtù. ‖ merito. 3. (estens.) a. [con riferimento a cose e oggetti materiali, l'essere difettoso, anche con la prep. di: manufatto con qualche v. (di lavorazione)] ≈ difetto, imperfezione, magagna, menda, neo, pecca. b. [con riferimento a grammatica, ortografia, ecc., l'essere scorretto, con la prep. di: v. di scrittura] ≈ errore, sbaglio, scorrettezza. c. (giur.) [con riferimento a un atto amministrativo, a una disposizione, ecc., l'essere irregolare: vizi della sentenza] ≈ irregolarità. ↔ regolarità. 4. (estens., med.) [con riferimento a orifizio, canale anatomico, ecc., l'essere morfologicamente alterato: v. valvolare] ≈ alterazione, malformazione, viziatura. ● Espressioni: vizio di mente ≈ infermità mentale. [⍈ ECCESSO]