viticcio
vitìccio s. m. [der. di vite1, forse già presente in lat. nella forma *viticeus]. – 1. a. Nome con cui si indicano comunem. i cirri (v. cirro), organi di attacco della vite e di altre piante rampicanti. b. Nome tosc. della pianta detta comunem. fiammola. 2. estens. a. Motivo ornamentale in pitture decorative, elementi architettonici, ecc., ispirato alla forma spiroidale del viticcio, già presente nell’arte dell’antico Egitto e micenea, e, inciso, dipinto o stampato, molto diffuso negli ornati del sec. 18°. Il termine è usato a indicare anche le volute del capitello ionico e, più propriam., quelle del capitello corinzio (v. anche caulicolo2). b. Candelabro o portalampade di metallo formato da una specie di gambo dal quale fuoriescono uno o più braccioli adatti a sorreggere le candele o le lampadine; può essere applicato al muro o poggiato su un piedistallo: v. a due, a quattro braccioli. Anche ciascuno dei braccioli del candelabro.