visuale
viṡüale agg. e s. f. [dal lat. tardo visualis, agg., «che riguarda la vista», der. di visus -us «vista»]. – 1. agg. Della vista, che riguarda la facoltà e l’atto del vedere. È usato spec. in astronomia, nelle denominazioni osservazione v., osservazione fatta direttamente con l’occhio al telescopio, e stella doppia v. (o sistema binario v.), stella la cui duplicità è rivelata al telescopio, per osservazione visuale o fotograficamente; di uso com. l’espressione angolo v., l’angolo sotto il quale un dato oggetto è visto relativamente a un determinato punto di vista (per es., l’occhio di un osservatore); e in senso fig., il punto di vista, la prospettiva o l’angolazione da cui si vede, si esamina, si valuta qualcosa: vedere una questione da un angolo v. simile, diverso, ecc. Viene anche talora usato (per influsso del fr. visuel e dell’ingl. visual) al posto del più com. visivo, in espressioni come comunicazione v., immagini v., memoria v., ecc. 2. s. f. a. Vista di qualcosa: coprire la v. a qualcuno, la possibilità di vedere; in partic., vista di un luogo, panorama: di quassù si gode una bella v.; davanti, la v. riposata e ampia fin all’orizzonte lontano (Cicognani). b. In ottica, ogni linea retta (o, più precisamente, ogni geodetica dello spazio) che congiunge l’occhio dell’osservatore con l’oggetto osservato. ◆ Avv. viṡualménte, non com., con la vista.