visiera
viṡièra s. f. [dal fr. ant. visiere, der. di vis «viso»]. – 1. Parte dell’elmo che copriva interamente il viso, costituita di una ventaglia e di una vista (v. vista, nel sign. 5 b) che poggiava sulla ventaglia: v. a mantice, a becco di passero; alzare, abbassare, calare la v.; Ed alzò la visiera dello elmetto Per dimostrar che non avea paura (Pulci); rara la locuz. fig. a v. alzata, a viso aperto, francamente e coraggiosamente. 2. estens. a. non com. Maschera da scherma. b. Breve falda del berretto sporgente solo davanti, usata come riparo dal sole e anche dalla pioggia, in cappelli e berretti, soprattutto sportivi e militari: un cappello, un basco, un berretto con v.; la v. del berretto da caccia, dei corridori ciclisti; la v. del chepì, del casco coloniale. c. Tesa di celluloide o di plastica trasparente ma fortemente colorata che, applicata alla testa mediante un elastico, serve a difendere il viso da luce troppo viva (portata soprattutto da saldatori, da sportivi, da registi e operatori cinematografici e televisivi, ecc.). d. Tesa larga di gomma che talvolta si stringe intorno alla testa, sotto l’attaccatura dei capelli, per proteggere gli occhi dall’acqua insaponata durante il lavaggio dei capelli. e. Nei caschi da motociclista o da pilota sportivo, tesa di materiale plastico trasparente che può essere calata sul viso a protezione degli occhi. 3. In etnologia, mezzo di protezione dell’occhio contro l’abbagliante luce del giorno o contro il riverbero solare sull’acqua e sulla neve, generalmente utilizzato in legno o in osso, usato da varie popolazioni che vivono in ambiente marittimo (Oceania), di alta montagna (Pamir, Tibet), o nelle regioni artiche.