vis comica
‹vis kòmika› locuz. lat. (propr. «forza comica»). – Espressione (di origine non classica) che trae origine da una errata interpretazione di alcuni versi attribuiti a Giulio Cesare (e tramandati da Svetonio) in lode di Terenzio, dove è detto fra l’altro: Lenibus atque utinam scriptis adiuncta foret vis, Comica ut aequato virtus polleret honore Cum Graecis ... («Oh se alla garbatezza del tuo scrivere fosse unito il vigore, sì che il tuo valore di commediografo potesse fiorire di una gloria uguale a quella dei Greci ...»). Con errata interpunzione, si unì l’aggettivo comica a vis, anziché a virtus, e l’espressione vis comica si usò e si usa spesso nel significato di brio, efficacia scenica (di una commedia o di una rappresentazione comica in genere): uno spettacolo pieno di vis comica; un attore dotato di una notevole vis comica.