videlicet
〈vidèličet〉 avv., lat. [comp. di vide(re) e licet, propr. «si può vedere»]. – Naturalmente, evidentemente, e quindi anche «cioè, cioè a dire»; con quest’ultimo sign., è frequente (come scilicet) in opere medievali e moderne scritte in latino, ma adottato anche, di solito nella grafia abbreviata viz (v.), in opere di studio d’altre lingue (per es., in testi inglesi).