vezzo /'vets:o/ s. m. [lat. vĭtium "vizio, difetto"]. - 1. a. [modo abituale di fare: fare una cosa per v.; avere il v. di fare ...] ≈ abitudine, consuetudine, costume, uso. b. [cattiva abitudine: ha il v. di mangiarsi le unghie] ≈ (non com.) mal uso, malvezzo, vizio. ↔ dono, pregio, qualità, virtù. 2. (estens.) a. [atto affettuoso con cui si vezzeggia: fare un v. al bambino] ≈ (fam.) coccola, (non com.) vezzeggiamento. b. [al plur., atti o parole affettati e svenevoli: fare mille v. per farsi perdonare] ≈ lezi, leziosaggini, moine, smancerie, svenevolezze. c. [al plur., atti graziosi, leggiadrie e sim., che esercitano un'attrattiva su altri: cedere ai v. d'una bella donna] ≈ attrattiva, civetteria, seduzione. 3. (estens.) [oggetto prezioso, di perle o gemme, da portare al collo] ≈ collana, monile.