verruca
s. f. [lat. verrūca]. – 1. In medicina, nome generico con cui si designano alcune lesioni cutanee a carattere iperplastico, istologicamente caratterizzate da acantosi e ipercheratosi, in alcuni casi associate a papillomatosi e paracheratosi, tutte, a eccezione della v. senile, di natura virale (papillomavirus): la v. volgare o v. papillomatosa, comunem. detta porro, consistente in un rilievo emisferico a superficie irregolare, la cui sede di predilezione è rappresentata dal dorso delle mani e delle dita; la v. plantare, localizzata alla pianta del piede, molto più rara, ma importante per i disturbi che arreca e per la notevole resistenza alle cure; più piccole e numerose, con sede preferita alle mani e al viso, le v. piane, dette anche v. giovanili per la maggiore frequenza nei giovani e nei bambini. Hanno natura completamente diversa le v. senili (o meglio v. seborroiche), tumori epidermici benigni, frequenti nei soggetti anziani: si osservano soprattutto sulle regioni temporali e sul torace, sotto forma di croste untuose bruno-nerastre che, distaccate, sanguinano facilmente. Per la v. peruviana, v. verruga. 2. In patologia vegetale, piccola protuberanza rotondeggiante, dovuta a iperplasia causata da funghi parassiti.