vermocane
s. m. [comp. di vermo (variante ant. e region. di verme) e cane1]. – 1. Nome pop. ant. di una malattia degli animali (ma che si riteneva potesse colpire anche l’uomo), forse identificabile col capostorno, provocata da cisti della tenia Coenurus cerebralis. L’imprecazione che ti venga il v. è frequente nell’uso ant.: mo ti nasca il vermocan; sono così dappoco ch’io non vaglia più che una pignatta? (Sacchetti). 2. In zoologia, nome comune dell’anellide polichete marino Hermodice carunculata, noto anche come verme di fuoco, comune nel Mediterraneo, errante, carnivoro, con il corpo rivestito di ciuffi di setole che, penetrando nella pelle, possono infiggere punture dolorose.