verificare
v. tr. [dal lat. mediev. verificare, comp. di verus «vero» e tema di facĕre «fare», con influenza, nel sign. 1, del fr. vérifier] (io verìfico, tu verìfichi, ecc.). – 1. Accertare mediante prove e controlli l’esistenza, la qualità, la regolarità o conformità, l’esattezza o la rispondenza a verità di oggetti, fatti, situazioni, fenomeni, ipotesi. In partic.: a. Riferito a materiali, prodotti, strutture, strumenti, macchine e organi meccanici, ecc.: v. la qualità, la composizione di un prodotto; v. la stabilità di un edificio; v. i freni di un veicolo, far v. la convergenza delle ruote di un’auto; v. uno strumento di misurazione, i pesi e le misure, e v. una bilancia, un contatore, ecc., controllare l’esattezza. b. In diritto costituzionale, internazionale e amministrativo, v. i poteri, di eletti al parlamento, a organi regionali e locali, o di delegati e rappresentanti, accertarne la regolarità; in assemblee e riunioni, v. il numero legale, controllare che sussista il numero minimo di membri presenti (v. verifica, n. 2 a). c. Nel linguaggio politico e giornalistico, v. la maggioranza, la coalizione di governo, un’alleanza politica, accertare che sussistano ancora le ragioni e le condizioni che l’hanno determinata. d. In contabilità, v. i conti, v. il bilancio, v. i crediti in un fallimento, v. verifica, n. 2 c, e bilancio. e. In matematica, controllare l’esattezza di un procedimento, di un enunciato o di una formula risolutiva confrontandoli con altro metodo oppure esaminando la situazione che si presenta in casi particolari. 2. a. Nel linguaggio scient. e filos. (sull’esempio dell’ingl. to verify), dimostrare vero, esatto, fondato, contrapp. a falsificare (nel sign. 2 di questo verbo); v. sperimentalmente un’ipotesi. In partic., riferito a fatti sperimentali i quali confermano, soddisfano un’ipotesi, un principio teorico: i moti dei pianeti intorno al Sole, prescindendo dalle perturbazioni che ciascuno di essi subisce a opera degli altri corpi celesti diversi dal Sole, verificano le tre leggi di Keplero. Analogam., nella matematica, rendere soddisfatta una condizione, un’equazione (o un sistema di equazioni), un postulato (o un sistema di postulati), ecc.: così, per es., nella geometria euclidea è verificato il quinto postulato di Euclide; esso non è verificato nelle geometrie non euclidee. b. Con sign. analogo si usa frequentemente l’intr. pron. verificarsi, anche fuori del linguaggio scient., riferito a previsione che si avvera, a considerazione d’ordine generale che trova conferma in un fatto singolo: le sue predizioni si sono verificate in tutti i particolari; se per avventura una cosa simile dovesse verificarsi; Porfirio mio, le molestie e i mali della vita, benché molti e continui, pur quando, come in te oggi si verifica, non hanno luogo infortuni e calamità straordinarie ... (Leopardi). Per estens., nell’uso com., col sign. più generico di avvenire, succedere: allora si verificò un fatto nuovo; si è verificato un incidente spiacevole.