verecondo
verecóndo agg. [dal lat. verecundus, der. di vereri «tenere, avere riguardo»]. – Che prova verecondia, di persona che è per natura pudica e modesta: essere, mostrarsi v.; vereconda La terza ancella ricompone il peplo Su le membra divine (Foscolo). Per estens., che esprime e denota verecondia: un gesto, uno sguardo v.; un v. sorriso; parole v.; nell’uso poet., fig., così lieve che pare quasi esprimere riservatezza e pudore: Placida notte, e v. raggio Della cadente luna (Leopardi); anche timido, modesto, senza riferimento a pudore: la vereconda Fama del vostro vate appo i futuri Possa, volendo i numi, Tanto durar quanto la vostra duri (Leopardi). ◆ Avv. verecondaménte, con verecondia, in modo verecondo: sorridere verecondamente.