verdetto2
verdétto2 s. m. [dall’ingl. verdict, che a sua volta è dal fr. ant. veirdit (mod. verdict), dalla locuz. lat. mediev. vere dictum (propr. «detto con verità»)]. – 1. Nel vecchio ordinamento della Corte d’assise, giudizio dei giurati sulle questioni di fatto proposte dal presidente, d’ufficio, o a richiesta delle parti, e formulate in modo che a ciascuna di esse si potesse rispondere semplicemente con un «sì» o con un «no». In tribunali penali di varî paesi stranieri, soprattutto anglosassoni, il giudizio, o responso, espresso dalla giuria sulla colpevolezza o meno dell’imputato: pronunciare, leggere il v.; un v. di colpevolezza, di innocenza; un v. giusto, ingiusto. 2. estens. Decisione di una giuria, di un giudice collegiale o di un arbitro, in concorsi, gare e competizioni: attendere il v. della giuria, della commissione giudicante; il v. del giudice di gara, dell’arbitro, in competizioni sportive. In usi fig., per lo più enfatici o scherz., giudizio, responso, decisione definitiva: il v. della storia, su fatti e personaggi; il v. delle urne, delle elezioni politiche, sui partiti che si presentano alle elezioni e sul consenso che hanno tra gli elettori; il v. del medico, la diagnosi e la prognosi espresse su un malato.