ventisette
ventisètte agg. num. card. [comp. di vénti e sette], invar. – Numero composto di due decine e sette unità (in cifre arabe 27, in numeri romani XXVII). In partic., il giorno v., e come s. m. il v. del mese, o assol. il ventisette, il giorno in cui gli impiegati dello stato e anche di molte aziende private riscuotono normalmente lo stipendio; di qui, l’uso della parola come sinon. di stipendio in frasi come non aspettano che il v., lavora solo per il ventisette, e sim. L’anno v., e come s. m. il ventisette, l’anno 27 del secolo in corso o di quello cui ci si riferisce: è nato nel v., vero? ◆ L’ordinale corrispondente è ventisettèṡimo, meno com. ventèsimo sèttimo.