venere /'vɛnere/ s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. - 1. (mitol.) a. (con iniziale maiusc.) [nell'antica Roma, dea della natura, della fecondità, dell'amore e della bellezza femminile] ● Espressioni (con uso fig.): collana (o collare) di Venere [discromia di natura luetica localizzata soprattutto alla base del collo] ≈ Ⓣ (med.) leucoderma sifilitico; ombelico di Venere [erba perenne delle crassulacee con caratteristiche foglie a scodella] ≈ scodellina; sguardo di Venere [speciale deviazione dell'asse di parallelismo dei due occhi] ≈ Ⓣ (med.) lossoftalmo, (pop.) occhi storti, strabismo. b. (estens.) [donna di grande bellezza: essere, credersi una v.] ≈ bellezza, (pop.) bona, dea, fata. ‖ ninfa. ↔ befana, (pop.) cozza, (fam.) racchia, (pop.) ragano, rospo. c. (fig., lett.) [amore fisico, sensuale] ≈ amore, carne, eros, erotismo, sesso. ● Espressioni: non com., venere solitaria [pratica erotica di tipo masturbativo] ≈ autoerotismo, masturbazione, onanismo. 2. (con iniziale maiusc.) (astron.) [pianeta del sistema solare posto tra Mercurio e la Terra] ≈ [in quanto visibile al tramonto] espero, [spec. con iniziale maiusc., in quanto visibile all'alba] lucifero, [in quanto visibile al tramonto] vespero. 3. (region.) [quinto giorno della settimana: né di v. né di marte non si sposa né si parte] ≈ venerdì.