veleno /ve'leno/ (poet. veneno) s. m. [dal lat. venenum, prob. affine a Venus "Venere" e quindi con il senso originario di "filtro amoroso"]. - 1. [sostanza che, introdotta in un organismo, ne compromette l'integrità strutturale o la funzionalità, con effetti di diversa gravità, fino alla morte: v. d'origine animale, vegetale, minerale] ≈ (poet.) tosco, tossico. 2. (estens.) a. [sapore amarissimo o comunque cattivo: un caffè amaro come il v.] ≈ fiele. ‖ (fam.) porcheria, (fam.) schifezza. b. [cosa assai dannosa per la salute: il tabacco sarebbe v. per lui] ≈ [→ VELENO (1)]. 3. (fig.) a. [sentimento che cova internamente rodendo l'animo di chi ne soffre: il v. dell'odio, dell'invidia] ≈ rovello, tarlo. b. [sentimento fortemente ostile: è pieno di v. contro di noi] ≈ acredine, astio, avversione, fiele, livore, malanimo, malevolenza, odio, ostilità, rancore. ↓ antipatia. ↔ affetto, amicizia, benevolenza, bontà, simpatia. ↑ amore. ● Espressioni: sputare veleno → □. □ sputare veleno [dire cattiverie, pronunciare parole piene di astio] ≈ (fam.) dire peste e corna. ↓ sparlare.