vegliare [dal provenz. ant. velhar, dal lat. vigilare, der. di vigil -ilis "vigile"] (io véglio, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere) 1. a. [stare sveglio, spec. nella notte: v. per l'insonnia fin quasi all'alba] ≈ (fam.) stare in piedi (o sveglio), (lett.) vigilare. ↔ dormire. b. [stare sveglio per prestare assistenza, cura e sim.: v. al capezzale di un infermo] ≈ (fam.) fare la nottata. 2. a. (fig.) [stare svegli con lo spirito: bisogna v. per essere pronti quando sarà il momento d'agire] ≈ stare all'erta (o in guardia o sull'avviso o sul chi vive), vigilare. b. [attuare una sorveglianza, con la prep. su: v. all'esecuzione di un ordine; veglia su di lui] ≈ badare (a), sorvegliare (ø), (fam.) stare attento (a), vigilare. ■ v. tr. 1. [prestare assistenza, cura e sim., a qualcuno: v. un malato] ≈ accudire, assistere, badare (a), curare, prendersi cura (di). ↔ abbandonare, trascurare. 2. (lett.) [rivolgere il proprio interessamento a qualcosa, spec. a faccende pubbliche: v. le cose dello stato] ≈ badare (a), curare, interessarsi (di), occuparsi (di), prendersi cura (di). ↔ disinteressarsi (di), (volg.) fregarsene (di), infischiarsi (di), lasciare perdere, (non com.) negligere, trascurare.