vaso /'vazo/ s. m. [dal lat. pop. vasum (e vasus)] (pl. -i, ant. le vasa). - 1. a. [recipiente di varie forme e di vario materiale, destinato a usi diversi e principalmente a contenere sostanze liquide: v. di ceramica; un v. cinese; riempire, vuotare un v.] ≈ (ant.) vasello. ‖ anfora, brocca, coppa. ⇑ recipiente. ⇓ coppo, giara, orcio. ● Espressioni: portare vasi a Samo [fare una cosa inutile e superflua] ≈ (lett.) infiascare nebbia, portare legna alla selva; vaso da fiori [recipiente destinato ad accogliere fiori recisi] ≈ portafiori; vaso da notte [recipiente destinato a raccogliere l'urina] ≈ (region.) cantero, orinale, pitale, [per bambini] vasino; vaso lacrimale [piccolo recipiente usato nell'antichità per raccogliere le lacrime versate per un defunto] ≈ lacrimatoio. b. (edil.) [parte degli impianti sanitari destinata ad accogliere i rifiuti: v. all'inglese] ≈ (pop.) cesso, gabinetto, (fam.) tazza, water, water-closet, W.C. 2. (fig., poet.) [contenitore per liquidi: Lì precedeva al benedetto v., Trescando alzato, l'umile salmista (Dante)] ≈ recipiente.