vantaggio /van'tadʒ:o/ s. m. [dal fr. ant. avantage, der. del lat. tardo abante "avanti"]. - 1. a. [condizione favorevole che uno ha rispetto ad altri con cui sussiste una gara o un confronto: ha sull'altro il v. della statura più alta; ha su di me il v. d'una memoria di ferro] ≈ ‖ agevolazione, facilitazione, prerogativa. ↔ handicap, ostacolo, problema, svantaggio. b. [assol., conseguenza positiva di una data condizione, situazione e sim.: i v. di essere scapolo] ≈ beneficio, convenienza, pro. ↑ delizia, gioia, privilegio. ↔ contro, svantaggio. ↑ fastidio, grana, grattacapo, guaio, noia, problema, (fam.) rogna, spina. 2. a. [distanza o intervallo di tempo fra una persona o un veicolo in movimento e un'altra persona o un veicolo che segua o insegua: i rapinatori avevano ormai più d'un quarto d'ora di v. sui loro inseguitori] ≈ distacco, distanziamento. ↔ ritardo, svantaggio. b. (sport.) [quantità di tempo, spazio o punteggio che un concorrente, o una squadra, ha acquistato sopra un altro: è arrivato per primo al traguardo con cinquanta metri di v. sul gruppo] ≈ ‖ distacco, distanziamento, [con riferimento a punteggio] differenza, [con riferimento a punteggio] divario, [con riferimento a punteggio] scarto. ↔ handicap, penalità, ritardo, svantaggio. c. (sport., gio.) [distanza, tempo o punti concessi alla partenza per equilibrare i valori dei competitori: dare trenta secondi di v.] ≈ abbuono. ↔ handicap, svantaggio. 3. (estens.) [quanto di proficuo si può ricavare da qualcosa: ricavare, trarre v. da un affare] ≈ beneficio, frutto, giovamento, guadagno, profitto, tornaconto, utile, utilità. ↔ danno, discapito, (lett.) nocumento, perdita, scapito, svantaggio. ▼ Perifr. prep.: a vantaggio di [con guadagno di: il contratto è tutto a tuo v.] ≈ a beneficio di, a favore di, nell'interesse di. ↔ a danno di, (non com.) a detrimento di, a discapito (o a scapito) di, a sfavore di, a svantaggio di.