vanga
s. f. [lat. tardo vanga, ritenuto di origine germ.]. – 1. Attrezzo agricolo che serve a preparare il terreno per le colture, rivoltandolo e sminuzzandolo per una profondità di 15-20 cm. Si compone di una lama piatta, di forma per lo più triangolare, munita di un robusto manico, spesso con impugnatura, nel quale è innestata una breve asta metallica trasversale (staffa o staffale o vangile), sulla quale si preme col piede per fare penetrare la vanga nel terreno e staccare una zolla. 2. V. da fieno, arnese simile a una vanga, costituito da un ferro molto tagliente con un corto manico, usato per tagliare il fieno ammonticchiato, la paglia del pagliaio, ecc. 3. V. da torba, arnese per tagliare le zolle di torba costituito da un ferro piatto e tagliente sul bordo, munito di un’ala che forma con esso un angolo leggermente ottuso. ◆ Dim. vanghétta, e vanghétto m. (piccola vanga che si manovra con una sola mano). In partic., si chiama vanghetta un attrezzo dato in dotazione individuale ai soldati di quasi tutti gli eserciti dopo la guerra franco-prussiana del 1870-71 per l’esecuzione di lavori di fortificazione campale o di difesa accessoria.