valico1
vàlico1 (ant. o poet. valco) s. m. [der. di valicare1] (pl. -chi). – 1. a. L’azione, il fatto di valicare, di passare da una parte all’altra di montagne e catene montuose: il v. delle Alpi da parte di Annibale; entrammo in Italia per il Piccolo San Bernardo, dove il v. in quei giorni era più agevole; e più raram. di mari e corsi d’acqua: il nemico fu attaccato di sorpresa durante il v. del fiume. b. Con valore più o meno tecnico, v. di frontiera (non limitato ai passi di montagna o di fiume), il luogo di passaggio da uno stato a un altro. 2. Genericamente, qualsiasi depressione in un contrafforte montuoso che dia passaggio a una via di comunicazione. In geografia fisica, depressione di un contrafforte montuoso, a forma di insellatura molto aperta, di solito corrispondente ad antichi livelli di erosione e coincidente spesso con zone litologiche di minor resistenza, come, per es., calcescisti e gessi. Nel linguaggio venatorio, il punto o il luogo per cui passano con maggior frequenza gli uccelli durante le migrazioni, o per cui passa la selvaggina da pelo inseguita dai cani: appostarsi al valico. 3. ant. e raro. Passo, nel senso più com. di questa parola (cioè il passo compiuto con le gambe nel camminare o nel correre): Tal si partì da noi con maggior valchi (Dante).