vaglia2
vàglia2 s. m. [dalla forma verbale vaglia, variante ant. di valga, pres. congiuntivo di valere (3a pers. sing.), con cui un tempo cominciavano alcuni titoli di credito], invar. – 1. Nome generico di alcuni titoli di credito: v. postale (e v. ordinario, v. veloce, v. internazionale), titolo o documento di credito all’ordine emesso da uffici postali e telegrafici, che serve in genere per trasferire fondi da un luogo a un altro mediante il servizio postale; v. bancario, vaglia cambiario emesso dalla Banca d’Italia per agevolare il trasferimento di fondi; v. del Tesoro, quello emesso per trasferire fondi da una tesoreria che ne effettua la liquidazione a un’altra presso cui se ne esercita l’incasso; v. cambiario, più comunem. denominato cambiale. Quando non vi sia altra determinazione, s’intende il vaglia postale (detto in origine cartolina vaglia): fare un v. all’ufficio postale; spedire, mandare un v.; ricevere, riscuotere un v.; emettere, pagare un v., riferito all’ufficio postale (e analogam. emissione, pagamento di un v.); un v. di 150 euro. 2. Alla fine del sec. 18° fu dato questo nome, in Lombardia, anche a speciali certificati di credito fruttiferi rilasciati dalla cassa militare ai fornitori dell’esercito austriaco, che si potevano commerciare e dopo un dato termine versare alle casse pubbliche in pagamento di qualsiasi debito verso lo stato.