vagellare
v. intr. [lat. vacĭllare; cfr. vacillare] (io vagèllo, ecc.; aus. avere), tosc. o letter. – 1. Vacillare, tremare, non essere fermo e sicuro come di norma: la testa le vagellava talmente, da sentir bisogno di appoggiarsi al muro (Capuana); sudava freddo, si agitava un po’ su la seggiola, l’occhio gli vagellava (Pirandello). 2. Vaneggiare, delirare, farneticare (per febbre, passione, pazzia, fissazione): il malato vagellava; anche con gli usi estens. di vaneggiare (sragionare, parlare a vanvera, pensare o dire cose assurde e strane, ecc.): O io vagello sempre colla testa, O qui vanno i dementi a processione (Giusti); tu vagelli, caro mio! ◆ Part. pres. vagellante, anche come agg.: arricciò il naso, aprì la bocca, col capo vagellante (Pirandello).