uratoistechia
uratoistechìa s. f. [comp. di urato, isto- e di un tema gr. affine a ἔχω «tenere, trattenere»]. – Nel linguaggio medico, patologico aumento dell’affinità che, secondo una non dimostrata teoria patogenetica, i tessuti del gottoso presentano per l’acido urico: essi infatti, invece di fissare temporaneamente e di ricedere un poco alla volta l’acido urico al sangue perché lo elimini, lo tratterrebbero definitivamente; ciò che potrebbe spiegare la frequente indipendenza che si può osservare tra tasso dell’uricoemia e manifestazioni gottose, cioè la presenza di queste con uricoemia normale e la loro assenza nonostante un’uricoemia particolarmente elevata, come avviene, per es., nelle leucemie mieloidi.