uranismo
s. m. [der. del nome del dio Urano, il quale, secondo una recente ipotesi, priva peraltro di fondamento mitologico e letterario, avrebbe acquisito questo comportamento dopoché fu mutilato dei genitali]. – Termine coniato dal giurista tedesco C. H. Ulrich alla fine dell’Ottocento per designare l’omosessualità maschile e, in particolare, la sua forma passiva, contrassegnata da una sessualità psichica orientata in senso femminile.