ultra-tradizionalista
(ultra tradizionalista), s. m. e f. Chi è profondamente legato ai valori più tradizionali. ◆ un maggiore impatto sembrano aver avuto gli interpreti di un fronte opposto a quello bolognese, appunto quello degli «ultra tradizionalisti». (Paolo Rodari, Riformista, 29 dicembre 2007, p. 5) • Il 14 marzo [2008], anniversario della fuga del Dalai Lama in India nel 1959 e data convenientemente vicina alle Olimpiadi, ha visto l’organizzazione di manifestazioni di protesta dei monaci [buddhisti tibetani], inizialmente pacifiche ma presto tramutatesi in una sorta di «rivolta razziale» quando più di 10.000 civili tibetani, per lo più giovani, si sono uniti alla folla nelle strade appiccando fuoco indistintamente a negozi, macchine, scuole e ospedali. Anche se viene da chiedersi cosa abbiano in comune, a parte l’odio per i cinesi, questi ragazzi di strada e alla moda con gli ultra-tradizionalisti in esilio. (Glyn Ford, Manifesto, 24 agosto 2008, p. 9, Il Manifesto Internazionale).
Derivato dal s. m. e f. e agg. tradizionalista con l’aggiunta del prefisso ultra-.
Già attestato nella Repubblica del 21 settembre 1985, p. 10, Attualità (Domenico Del Rio).