uguagliare (o eguagliare) [der. di uguale, eguale] (io uguàglio o eguàglio, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [rendere una cosa uguale a un'altra, oppure due o più cose uguali tra loro, anche con le prep. a, con del secondo arg.: u. una gamba di un tavolo a (o con) un'altra] ≈ pareggiare. ↔ differenziare, diversificare. b. [rendere due o più cose, grandezze e sim., uniformi, allo stesso livello: u. l'erba di un prato; u. i redditi] ≈ livellare, pareggiare, uniformare, [riferito a siepe, erba e sim.] rasare. ↑ spianare. ↔ differenziare, diversificare. c. [mettere una cosa in accordo con un'altra o rendere due cose concordi tra loro, anche con le prep. a, con del secondo arg.: u. tutte le spese; u. le tasse ai (o con i) redditi] ≈ adeguare, agguagliare, bilanciare, equilibrare, equiparare, pareggiare, Ⓣ (burocr.) perequare, uniformare. d. [rendere più cose o persone simili per la medesima sorte: la morte uguaglia tutti gli uomini] ≈ accomunare, livellare. ↔ differenziare, diversificare. 2. a. [spingersi fino al punto di possedere una qualità, positiva o negativa, in grado ugualmente elevato: nessuno uguaglierà il suo zelo; u. il primato del salto in alto] ≈ arrivare (a), giungere (a), raggiungere, toccare. b. [giudicare uguale, con la prep. a del secondo arg.: non lo puoi u. a nessuno: è unico!] ≈ (lett.) agguagliare, comparare, confrontare, paragonare, raffrontare, ragguagliare. ■ uguagliarsi v. recipr. [essere uguali: quanto a intelligenza, i due ragazzi si uguagliano] ≈ equivalersi, pareggiarsi. ↔ differenziarsi, differire, distinguersi, divergere, diversificarsi. ■ v. intr. pron. [considerarsi alla pari, mettersi sullo stesso livello, con le prep. a, con: non pretendere di uguagliarti a (o con) lui] ≈ paragonarsi (a), rapportarsi. ↔ differenziarsi (da), distinguersi (da), diversificarsi (da).