ugro-finnico
ugro-fìnnico (o ugrofìnnico) agg. (pl. m. -ci). – Gruppo ugro-finnico, gruppo di lingue (anche finno-ùgrico) che forma con le lingue samoiede la famiglia uralica e rientra nella maggiore unità linguistica uralo-altaica, diviso in cinque rami: 1) ugrico, che comprende l’ungherese, il vogulo e l’ostiaco; 2) permiano, con il sirieno e il votiaco; 3) del Volga, con il ceremisso e il mordvino; 4) balto-finnico, che comprende il finnico, l’estone, e dialetti minori tra i quali il careliano e il vepso; 5) lappone, che comprende i dialetti lapponi parlati in Svezia, Norvegia, Finlandia e nella penisola di Kola. Le lingue ugro-finniche europee sono state tutte importate, più o meno anticamente, dall’Asia, e conservano, benché così lontane tra loro e spesso senza alcuna possibilità di rapporti, un notevole carattere unitario, sia nella fonetica (armonia vocalica, apofonia quantitativa e qualitativa, consonantismo molto semplice e alternanza consonantica), sia nella morfologia (dove i tratti più caratteristici sono l’assenza completa del genere grammaticale, la formazione dei casi con suffissi in parte primarî in parte avverbiali: l’ungh. -ben, per es., che indica lo stato in luogo, risale all’avverbio benn «dentro», e questo a sua volta a un bélén «all’interno»; e la conservazione di tratti arcaici nella coniugazione verbale); il patrimonio lessicale, invece, ha subìto forti influssi da parte delle lingue confinanti.