udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; la facoltà dell’u.; perdere, riacquistare l’u.; esser privo di u., sordo; avere l’u. fine, ottuso; essere duro di u., non sentirci bene (e, con uso fig., non voler dare ascolto a qualcuno). È uno dei sensi specifici degli animali, che permette di percepire variazioni dell’ambiente esterno, costituite da vibrazioni sonore di un corpo propagate fino all’organo uditivo, orecchio nel caso di vertebrati, organi timpanali nel caso degli artropodi, dal mezzo elastico in cui esso si trova. Tutti i vertebrati tetrapodi sono provvisti del senso dell’udito, mentre i pesci sono in grado di percepire vibrazioni sonore e subsonore attraverso organi non legati all’orecchio interno (per es., la vescica natatoria).TAV.