udienza /u'djɛntsa/ s. f. [dal lat. audientia, der. di audire, rifatto su udire; nel sign. 2, sul modello dell'ingl. audience]. - 1. [l'ascoltare qualcuno per rispondere e provvedere a quanto chiede o per prendere atto di quanto dice: non è facile trovare u. presso i potenti] ≈ ascolto, attenzione. ● Espressioni: dare udienza (a qualcuno) [accordare la propria attenzione a chi parla] ≈ ascoltare (ø), dare ascolto (o retta), (fam.) (stare a) sentire. 2. (estens.) a. (massm.) [insieme di persone raggiunte o raggiungibili dai mass media: trasmissioni (televisive, radiofoniche) di ampia u.; settimanali di scarsa u.] ≈ audience, pubblico. ‖ target. b. (giorn.) [interesse suscitato in un pubblico più o meno vasto e soprattutto il fatto d'essere conosciuto, letto, ascoltato e seguìto: uno scrittore che ha ottenuto larga u. internazionale] ≈ consenso, favore, seguito, successo. 3. [l'essere ricevuto e ascoltato da un alto personaggio: chiedere, avere u.; sala delle u.] ≈ abboccamento, colloquio, incontro. 4. (ant., lett.) [insieme delle persone che ascoltano un discorso, una conferenza, uno spettacolo, ecc.] ≈ [→ UDITORIO²].