turbopolitica
(turbo-politica), s. f. Politica fortemente accelerata, priva di controllo. ◆ Nella platea, confuso con i giornalisti, si godeva la scena il professor Alessandro Savorelli, storico della filosofia alla Normale, appassionato di araldica nonché ermeneuta dell’immaginario ulivista. «Con alberi sacri, segni di antichi culti agresti, l’ulivo, albero sobrio e tenace...»: così, sulla patinatissima brossure, cominciava una sua nota che dalla Genesi, via Sofocle, Erodoto e Ovidio, arrivava a Frazer e a Kerényi tirandosi dietro archetipi di ogni sorta. Toccò a lui scaldare la fantasia e il motore della macchina mitologica. Mai prima di allora appariva così evidente, ai limiti dell’ostentazione intellettuale, l’intento di rendere sacro un simbolo per farne uno strumento della turbo-politica. (Filippo Ceccarelli, Repubblica, 14 novembre 2005, p. 10) • Nel frullatore della turbopolitica entrano lo strapotere dell’immagine e del leader, che da burocrate o ideologo diventa showman. (Alessandro Trocino, Corriere della sera, 3 aprile 2006, p. 33, Terza pagina).
Composto dal confisso turbo- aggiunto s. f. politica.