turbazione
turbazióne (ant. turbagióne) s. f. [dal lat. turbatio -onis], non com. – Turbamento, nei varî suoi sign., e soprattutto in senso spirituale: convien dunque essere soprammodo gelosi di questa pace, ... e quando incomincia a turbarsi, accorrere subito per impedire che la turbazione non duri e non si accresca (Rosmini). Ant., confusione, scompiglio: di che il romor fu grande e tutta la casa dell’oste fu in turbazione (Boccaccio); o situazione di disordine politico: accrescevano questo desiderio le dissensioni già cominciate tra’ signori grandi, e l’apparire da molte parti segni manifestissimi di future turbazioni (Guicciardini); più raram., stato di turbamento, d’ira, di sdegno: se elli [Dio] ti manda alcuno giudicio, non pensare né credare che in lui sia turbazione alcuna (s. Bernardino). ◆ Dim. turbazioncèlla.