turbato
agg. [part. pass. di turbare]. – 1. a. Agitato, sconvolto: par senza governo in mar turbato, Rotte vele ed antenne, eccelsa nave (T. Tasso); intorbidato: fingendo nova esca Al pubblico guadagno, L’onda sommovi, e pesca Insidïoso nel t. stagno (Parini); offuscato, annebbiato: cielo t., aria t.; in senso fig.: O sol che sani ogne vista t. (Dante), alludendo agli occhi dell’intelletto e alla nebbia dell’ignoranza. b. Confuso da un turbamento spirituale: essere, mostrarsi t.; avere l’animo t.; e qui chinò la fronte, E più non disse, e rimase turbato (Dante); avere il volto t., o essere t. in volto. Talora può indicare squilibrio psichico (cfr. sconvolto): la sua mente era rimasta t. dal trauma subìto. c. Ant. Stizzito, corrucciato, adirato: per la qual cosa l’Angiulier turbatissimo disse al Fortarrigo una grandissima villania (Boccaccio). 2. In fonetica, vocale t. (o mista o centrale), fonema vocalico che presenta combinati caratteri proprî di vocali diverse: per es., la ü, che richiede la posizione della lingua propria di i e la posizione delle labbra propria di u.