truculento
truculènto (raro trucolènto) agg. [dal lat. truculentus, der. di trux «truce»], letter. – Truce, crudele, o di aspetto torvo, minaccioso: un uomo t.; osò la mano Armata alzar su l’innocente agnella E sul placido bue: né il truculento Cor gli piegaro i teneri belati, Né i pietosi muggiti (Parini); riferito all’aspetto, ha spesso significato attenuato, o è detto in tono scherz.: un omone grosso e t.; nella questione del macinato non era mica tutto cervellotico quel che diceva e cantava lo scalmanato e trucolento tribuno (Bacchelli). Non com., riferito ad animali: un t. leone; crudelissima e fiera più che le truculente orse (Sannazzaro); o a cose: lasciato avea ne la procella Del truculento mar la nave rotta (Ariosto), tempestoso, minaccioso; nell’uso com., con tono per lo più scherz., un dramma, un film, un racconto t., che narra fatti terrificanti, ma con retorica ingenuità, così da non riuscire veramente a impressionare.