truccatura
s. f. [der. di truccare2]. – 1. a. L’operazione o il complesso di operazioni con cui ci si trucca o si viene truccati per le necessità della rappresentazione scenica o della ripresa cinematografica e televisiva (sia quando debba essere modificato l’aspetto, sia quando basti l’applicazione di cosmetici e cerone), oppure per dissimulare la propria identità: t. teatrale, cinematografica, televisiva; l’arte, la tecnica della t.; poliziotti, investigatori, ecc., resi irriconoscibili dalla t.; e con riferimento al modo (in questo caso si alterna con trucco2): t. estetica, realistica, espressionistica; una t. perfetta, ben riuscita, maldestra. In partic., riferito al trucco estetico, soprattutto femminile: con una t. sapiente, riesce a sembrare molto meno vecchia; ha una bella carnagione, e le basta una t. leggera; ancora bella e formosa, per quanto con troppa evidenza ripari gl’inevitabili guasti dell’età con una violenta ma sapiente t. (Pirandello). b. L’operazione di modificare le caratteristiche funzionali e strutturali di apparati e altri oggetti: t. di un motore, di un’utilitaria, di una nave da guerra; t. delle carte da gioco; o le modalità di svolgimento di un’operazione o di un’attività: t. di una gara d’appalto, di una partita di calcio, di un incontro di pugilato. 2. concr. Ciò che serve o è servito a truccarsi: preparare la t., togliersi la truccatura.