troglodita
s. m. e f. [dal gr. τρωγλοδύτης, comp. di τρώγλη «caverna» (v. troglo-) e tema di δύω «penetrare in un luogo»; come nome proprio di popolazione, gr. Τρωγλοδύται (o Τρωγοδύται), lat. Troglodytae -arum] (pl. m. -i). – 1. Uomo delle caverne, che abita e ha il suo riparo abituale in caverne, soprattutto con riferimento a epoche preistoriche. In partic., si designarono con questo nome nell’antichità varie popolazioni abitanti in caverne della Mesia, del Caucaso, ma soprattutto delle coste del Mar Rosso nell’Egitto meridionale, e sulle rive dell’Arabia e dell’India. 2. In similitudini o in usi fig., persona che abita o vive in locali e ambienti sotterranei o interrati, o comunque privi di luce e di aria: vivono in uno scantinato, come trogloditi; più spesso, persona primitiva, rozza, o molto arretrata sul piano culturale e scientifico: quello è un t., non sa nemmeno parlare; non vedi come veste? è una t.; in fatto di informatica, mi considero un troglodita.