trocofora
trocòfora agg. e s. f. [lat. scient. trochophora, comp. di trocho- «troco-» e -phorus «-foro»]. – In zoologia, t., o larva t., la tipica larva libera, natante, degli anellidi policheti, di forma ovoidale, trasparente, con una caratteristica corona di ciglia (prototroco) intorno all’equatore, che separa una porzione preorale convessa, o lobo preorale, dal resto del corpo, e due fasce aggiuntive, una posta sotto la bocca (metatroco) e una sopra l’ano (telotroco); all’apice superiore si trova un ciuffo di ciglia che si diparte da una piastra ectodermica ispessita, e che rappresenta il principale centro nervoso della larva; questa, dopo parecchie settimane di vita planctonica, perde le ciglia, cade sul fondo, e qui assume un definitivo aspetto vermiforme. Nei molluschi è presente uno stadio larvale simile alla trocofora dei policheti, chiamato pseudo-trocofora (o larva trocoforiforme), cui segue il caratteristico stadio di veliger.