trekking
〈trèkiṅ〉 s. ingl. [voce afrikaans, der. dell’oland. trekken «tirare», propr. «viaggio su un carro tirato da buoi o su altro mezzo disagevole»], usato in ital. al masch. – Termine entrato in uso per indicare viaggi o spostamenti a piedi di più giorni, in massima parte su sentieri o carovaniere, in zone per lo più montuose e non servite da altre vie di comunicazione: t. di bassa quota, in cui non si superano di regola i 3000 m con traversata di monti facili e passaggio in regioni abbastanza popolate; t. di altitudine, in cui ci si avvicina ai grandi complessi montuosi, spostandosi con la tenda; t. d’alta montagna, in cui si hanno da superare difficoltà di tipo nettamente alpinistico. Indica anche un tipo recente di turismo avventuroso organizzato in paesi remoti (ma talora anche in paesi europei), attuato soprattutto a piedi o con mezzi di trasporto naturali, quali il cavallo, il mulo o altri animali, la barca a remi o a vela, e senza servirsi mai di mezzi meccanici.