tratta
s. f. [der. di trarre, part. pass. tratto]. – 1. ant. o raro. a. L’azione del trarre, del tirare, e anche la quantità, l’estensione di ciò che si è tirato, lo spazio per cui si è tirato: Dopo la t. d’un sospiro amaro, A pena ebbi la voce che rispuose (Dante); dare una t. alla fune, alla catena, una tirata, una strappata; fare la t., il sorteggio, l’estrazione a sorte di nominativi. b. Forte colpo inferto con un tratto di fune: il giudice ..., fattolo legare alla colla, parecchie t. delle buone gli fece dare (Boccaccio). c. Lo spazio percorso da un oggetto tirato: surgendo l’aurora e alquanto rendendo il cielo più chiaro, si videro forse per una t. d’arco vicini alla nave (Boccaccio); più genericam., intervallo di spazio: Era già drieto alla sua desianza Gran tratta da’ compagni allontanato (Poliziano); o anche di tempo: lo attese invano per lunga t. (di tempo, d’anni); in queste ultime accezioni la forma oggi comune è tratto, ma tratta è ancora in uso e specifico per indicare il percorso tra due punti stabiliti di linee ferroviarie, tranviarie, di filobus, autobus, tra due scali successivi di una linea aerea, ecc.: la prima, la seconda t.; nella t. Foligno-Spoleto. d. Fila, seguito di persone: E dietro le venìa sì lunga tratta Di gente, ch’i’ non averei creduto Che morte tanta n’avesse disfatta (Dante). 2. Nome dato sul litorale adriatico (dal Veneto alle Marche) alla pesca con la sciabica e alla rete stessa. Di qui probabilmente, o da qualche analogo uso di tratta per «rete», il sign. fig. ant. di avere alla t., prendere alla t., prendere nella rete, prendere in trappola: i Toscani per vedere se potevano avere quello [Fulvio] alla t., posono uno aguato propinquo a’ campi romani (Machiavelli). 3. a. ant. Esportazione di merci e anche licenza e dazio di esportazione: t. aperta o libera era detta l’esportazione in franchigia da dazio, t. legata quella soggetta a licenza e a dazio; aprire, chiudere la t., permettere o vietare l’esportazione. b. T. degli schiavi, t. dei negri, il commercio di africani catturati o acquistati nei paesi d’origine e trasportati, fino al sec. 19° compreso, in altri continenti, spec. in America, per rivenderli come schiavi. c. T. delle bianche, t. di donne, t. di minori, attività delittuosa consistente nel trasferire dal territorio di uno stato a quello di un altro stato, o in località diverse da quella di residenza, donne e minori per avviarli alla prostituzione, o comunque a scopo di lucro e sfruttamento. In usi estens., t. di manodopera, di lavoratori stranieri, di lavoratori minorenni, e sim., collocazione illecita di manodopera effettuata a scopo di sfruttamento e di lucro personale; con sign. analogo fu in uso in passato anche l’espressione t. dei bianchi (modellata sul fr. traite des blancs). 4. Denominazione abbreviata, e più com. nell’uso corrente, della cambiale-tratta (v. cambiale2): emettere, spiccare tratta; pagamento a mezzo tratta; t. diretta, spiccata dal venditore sul compratore a regolamento del prezzo di compravendita (detta t. semplice se l’accettazione o il pagamento non sono subordinati a condizione); t. allo scoperto, se emessa a carico di persone con cui non sussistono rapporti di credito, o se il credito è in contestazione; t. autorizzata, se spiccata in base a un’autorizzazione del trattario. Altre specie particolari sono: la t. all’aria, emessa su persona inesistente o, più genericam., su persona che non abbia debito col traente; la t. domiciliata (v. domiciliazione); le t. incrociate, due tratte dello stesso importo e con la stessa scadenza, emesse reciprocamente da due commercianti, allo scopo di ottenere un finanziamento bancario sotto forma di sconto cambiario.