trasvolare
(ant. transvolare) v. intr. e tr. [dal lat. transvolare, comp. di trans- «trans-» e volare «volare»] (io trasvólo, ecc.). – 1. intr. (aus. essere e avere) Volare da luogo a luogo: le menti sante Create a trasvolar per quella altezza (Dante), gli angeli, creati per volare fra il trono di Dio e i seggi dei beati; le rondini sono già trasvolate in Africa; in usi fig., passare rapidamente: la mente trasvola di pensiero in pensiero; t. da un argomento a un altro; anche con tono di biasimo: sono molti di sì lieve fantasia che ... anzi che silogizzino hanno conchiuso, e di quella conclusione vanno transvolando ne l’altre, e pare loro sottilissimamente argomentare (Dante). 2. tr. Attraversare, passare a volo: uccelli migratori che trasvolano anche oceani e continenti. Con sign. più specifico, riferito ad aeromobili, ai loro piloti ed equipaggi (v. trasvolata): i pionieri dell’aviazione che trasvolarono l’Atlantico, il Polo Nord; il pilota francese Louis Blériot fu il primo a t. la Manica nel 1909 con un velivolo di sua costruzione; aerei supersonici che trasvolano l’oceano in poche ore.