trasmettere /tra'zmet:ere/ [dal lat. transmittĕre, comp. di trans- "trans-" e mittĕre "mandare", rifatto su mettere] (coniug. come mettere). - ■ v. tr. 1. a. [far avere, dare qualcosa ad altre persone o ad altri elementi: t. un'infezione; t. calore] ≈ cedere (c. energia), diffondere, passare, propagare, trasferire, [con riferimento a una malattia e sim.] (fam.) attaccare, [con riferimento a una malattia e sim.] contagiare, [con riferimento a una tradizione, un'abitudine e sim.] tramandare. ↔ ‖ *acquisire, *acquistare. b. (fig.) [far passare in altri sentimenti, caratteristiche morali, idee e cognizioni, con la prep. a del secondo arg.: t. agli allievi il proprio sapere] ≈ comunicare, inculcare, infondere, inoculare, instillare, riversare, trasferire, trasfondere. 2. a. [far pervenire ad altri, con la prep. a del secondo arg.: le trasmetto i saluti di suo fratello] ≈ comunicare, inviare, mandare. ↔ ‖ *ricevere. b. [far pervenire tramite spedizione postale e sim., con la prep. a del secondo arg.: t. una pratica all'ufficio di competenza] ≈ inoltrare, inviare, recapitare, spedire. 3. (telecom.) [far arrivare attraverso canali di telecomunicazione: t. un messaggio per telefono, per radio] ≈ comunicare, emettere, [in modo pubblico] diffondere, [per radio o televisione] mandare (in onda). ↔ ‖ *ricevere. ■ trasmettersi v. rifl. [passare da una persona, o da una cosa, all'altra: il calore si trasmette attraverso un conduttore] ≈ circolare, (non com.) devolversi, diffondersi, propagarsi, tramandarsi (tradizioni che si tramandano da una generazione all'altra), [di malattia e sim.] contagiarsi.