trasgressione
trasgressióne s. f. [dal lat. transgressio -onis, der. di transgrĕdi (v. trasgredire), part. pass. transgressus]. – 1. L’atto del trasgredire, dell’andare oltre i limiti consentiti; violazione di una norma, di un ordine, di una legge: t. di un divieto; dichiarò che avrebbe punito ogni t.; [l’iniquità] vi comandò la t. e il silenzio: voi avete trasgredito e non parlavate (Manzoni). 2. estens. Deviazione dal comportamento condiviso dalla maggioranza, in una società o in un gruppo sociale: i giovani spesso amano la t.; ha sempre preferito le trasgressioni al perbenismo del suo ambiente. 3. In geologia, evidenza stratigrafica della graduale estensione del mare sopra terre già emerse, consistente in una sovrapposizione di depositi marini (detti trasgressivi), prima di acqua poco profonda e poi di acqua profonda, su terreni precedentemente esposti ad erosione subaerea con i quali si presentano in discontinuità stratigrafica. Il fenomeno è originato da un sollevamento relativo del livello marino, rapido rispetto all’apporto dei sedimenti, con aumento progressivo della profondità del nuovo ambiente di sedimentazione.