transindividuale
agg. Che attraversa l’individuo, superandolo. ◆ Per la filosofia cinese, al contrario, il soggetto non è né attivo né passivo: l’azione trasformativa passa attraverso di lui, è transindividuale. (Remo Bodei, Corriere della sera, 14 aprile 1999, p. 35, Terza pagina) • Una quantità sempre maggiore di contenuti di vita si spersonalizza e viene oggettivata, non solo perché detti contenuti si spogliano di valori soggettivi e vissuti psicologici, ma perché, nella forma oggettivata che assumono e nella relazione di scambio in cui si immettono, diventano «transindividuali», ed entrano in un mondo dove è possibile appropriarsene senza lotta e reciproca oppressione. (Umberto Galimberti, Repubblica, 11 giugno 2002, p. 41, Cultura).
Derivato dall’agg. individuale con l’aggiunta del prefisso trans-.
Già attestato nella Repubblica del 15 marzo 1992, p. 36, Cultura (Alfredo Giuliani).