tranghiottire
(o tranchiottire) v. tr. [dal lat. tardo transgluttire, comp. di trans «attraverso» e gluttire; v. inghiottire] (io tranghiottisco, tu tranghiottisci, ecc.), ant. o letter. – Inghiottire, anche in senso fig.: s’aprì la terra e tranchiottì l’abergo e l’abergatore e la moglie e’ figliuoli e tutta la sua famiglia e ciò ch’egli avea (Passavanti); «... mi calmo, mi calmo», disse Giustino tranghiottendo le lagrime e asciugandosi gli occhi (Pirandello).